Eccoci arrivati all’ultimo Gran Premio anche se non come speravamo. 21 punti di vantaggio sono un gran margine per Pecco Bagnaia. Jorge Martin è chiamato a una storica impresa per laurearsi campione del mondo MotoGP™ domenica a Valencia. In 74 anni di storia del Campionato del Mondo mai nessun pilota ha recuperato un simile svantaggio per poi conquistare il titolo iridato all’ultimo atto della stagione. Ovviamente l’introduzione della Tissot Sprint ha cambiato la situazione. Ora in palio ci sono 37 punti invece di 25 ma in ogni caso per il pilota del team Prima Pramac Racing Ducati si tratta di una montagna davvero dura da scalare.
In 74 anni di storia del Campionato del Mondo in 19 occasioni il titolo è stato assegnato all’ultimo atto della stagione. Soltanto tre volte il pilota che è arrivato in testa alla classifica all’ultimo Gran Premio poi non ha vinto il mondiale. Quanto accaduto nel 2006 a Valencia in MotoGP™ è davvero indimenticabile. Valentino Rossi in sella alla Yamaha ufficiale aveva otto punti di margine sul suo ex compagno di box nel team Repsol Honda Nicky Hayden. Nella penultima gara dell’anno lo statunitense venne steso dal suo compagno di squadra Dani Pedrosa, all’Estoril. Tutti pensammo che ormai le chance di titolo per Nicky erano sfumate. Ci sbagliavamo. Rossi cadde, Hayden arrivò terzo dietro alle Ducati di Troy Bayliss e Loris Capirossi.
Nel 2015 Rossi arrivò all’ultima gara di Valencia con sette punti di vantaggio sul suo compagno di box ma certamente non grande amico Jorge Lorenzo. Appena due settimane prima a Sepang in Malesia avvennero dei contatti tra Rossi e Marc Marquez. Il campione di Tavullia venne penalizzato e dovette partire dal fondo dello schieramento mentre Lorenzo sapeva esattamente cosa fare. Vinse la gara mentre Rossi si rese protagonista di una gran rimonta che lo portò al quarto posto ma non fu sufficiente. Per Lorenzo quello fu il terzo e ultimo titolo mondiale mentre Rossi vide sfumare l’occasione di vincere il suo decimo mondiale.
La prima volta in cui un pilota arrivò all’ultima gara non in testa alla classifica e poi vinse il titolo fu nel 1992, in circostanze molto diverse. Mick Doohan arrivò in Sudafrica a Kyalami con due punti di vantaggio sul campione del mondo Wayne Rainey. Doohan in sella alla Honda del team Rothmans aveva 65 punti di margine quando nel corso delle qualifiche dell’ottavo Gran Premio dell’anno ad Assen si ruppe la gamba. Diverse e serie complicazioni gli impedirono di tornare in pista prima del penultimo atto in programma in Brasile a Interlagos. Doohan faceva tanta fatica a camminare ma in qualche modo andò oltre il dolore e arrivò 12° in una gara vinta da Rainey.
Arrivò a Kyalami con due soli punti di vantaggio. Doohan diede tutto e anche di più per arrivare sesto mentre la terza piazza di Rainey gli valse il secondo mondiale di fila, per soli quattro punti. Ricordo che da responsabile comunicazione del team Honda fui costretto a distruggere 200 magliette celebrative, kit stampa e foto prima che Mick le vedesse.
Doohan era devastato ma due anni dopo vinse il suo primo mondiale con Honda. Poi vinse altri quattro mondiali consecutivi con Honda. Dopo la delusione sguardo rivolto al futuro senza rimuginare sul passato. Quindi, Jorge, la storia è contro di te ma mai dire mai. Vinci la Tissot Sprint sabato e poi la pressione salirà.